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Archive for the ‘studio1/renella-news’ Category

0499 • Daw o Hardware?

24 febbraio 2019 2 commenti

Ultimamente ho deciso di cambiare set-up nel mio piccolo studio domestico, mi sono ricordato di quello che facevo nel 1994: con una tastiera registravo tutto su cassetta usando un solo synth prestatomi (GEM WS2). Quando nel 1991 in casa mia arrivò il primo pc (286), non c’era molto da scegliere, per fare musica erano presenti solo due possibilità. La prima: era avere gli strumenti per registrare tutto su nastro o sul computer, la seconda: campionare pezzi da altri dischi. Nel primo caso mi ricordo che si usava un pc o, addirittura l’Atari ST (già obsoleto all’epoca) con Cubase per le sequenze o anche un campionatore tipo S1000 Akai per le sequenze dei synth sfuttando il MIDI. Praticamente sul Cubase venivano create tracce MIDI con dentro le note da far suonare al synth, più erano gli strumenti che si possedevano più ovviamente erano le tracce. Collegando il computer tramite cavi MIDI agli strumenti, si otteveva il risultato che cliccando sul play del cubase: tutti gli strumenti suonavano, così come erano state programmate le tracce MIDI. Gli strumenti a loro volta, erano collegati ad un mixer, con il quale si decideva poi che taglio dare alla traccia finale: volumi, efx ecc. ecc.
Nel 1994, come detto, mi fu prestata per caso questa workstation, qualche tempo dopo, mia madre mi regalò la MC-303 della Roland.
Solo qualche anno dopo, nel 1997 decisi di iniziare a produrre qualcosa, ma la Groovebox, mi stava stretta: non era un vero e proprio synth, quindi alternai il suo utilizzo a campioni “rubati” dai vinili. Scelsi di conseguenza il computer come strumento di lavoro, non avendo i soldi per comprare altri strumenti ed il mixer. La vera svolta è arrivata quando la Propellerhead fece uscire questo software: Rebirth, che emulava 3 macchine storiche della Roland: TB-303, TR-808 e TR-909. Nel 2000 sempre Propellerhead fece uscire Reason, dal quel punto per me è cambiato tutto. Fino ad allora usavo sample dalla MC-303 e sample esterni, facevo le sequenze con Acid2 ed editavo con Sound Forge 4, della compianta Sonic Foundry, fusa ormai con la SONY. Reason invece ti dava la possibilità di suonare tutto quello che volevi, ha diversi synth in modalità rack ed ogni synth è programmabile a tuo piacimento. Nel 2000, ancora non esistevano i VST e comunque i plug-in che esistevano erano perlopiù effetti. Oggi nel 2019 dopo aver utilizzato per anni Reason, Logic ed altri software, mi sono accorto che non mi piace più il suono che ne viene fuori e che molte volte si fa fatica a far suonare le proprio produzioni come si vuole. Personalmente perdo molto tempo (troppo) a far assumere al suono quella profondità che vorrei, ed avendo comprato (negli anni) alcune macchine, penso sia un peccato relegarle alla sola funzione di generatori di suoni per essere campionate in un computer. Ho deciso che torno a lavorare sul banco, mixo live e quando ho raggiunto quello che voglio registro tutto nel conputer come se fosse un tape!

0498 • Mixing ITB Reason10

7 febbraio 2019 Lascia un commento

Articolo molto interessante suggeritomi dall’amico Riuozami in merito al missaggio “in the box” ovvero in digitale tramite una DAW come Live, Logic, Reason, ecc. ecc.

VU Meter and Mixing Levels

VU Meter Calibration:
Calibrating a VU meter plugin in the digital world is easy, get a dBfs reference to match with 0VU (0VU means when the VU needle is on zero).
Ex: If you choose -18 dBfs = 0VU, you will get a 18 dB of headroom approximately.

In un mixer digitale il valore -18db di picco corrisponde allo 0 del VUmeter di un mixer analogico.
In Reason, se ci fate caso, lo 0VU corrisponde a -12db di picco. Fortunatamente la Propellerhead ha provveduto a risolvere questa cosa tramite la manopola “change offset” basta ruotarla verso sinistra fino a che lo 0Vu non corrisponda a -18db.

 

Ho trovato poi un altro articolo che invece fa distinzione tra registrazioni a 16 o 24bit, articolo comparso su dreamvideo.it

I livelli audio nella registrazione digitale

Riassumendo l’articolo in merito alla calibrazione dello 0VU fa distinzione appunto tra le registrazioni a 16bit e quelle a 24bit. Nel primo caso (16bit) lo 0VU corrisponde a -12db di picco e quindi sembrerebbe corretta l’impostazione iniziale di Reason (0VU=-12db), mentre per le registrazioni a 24bit lo 0VU deve corrispondere a -18db di picco.

reference_level.jpg

 

Fondamentalmente non cambia molto nella resa audio.
In rete ho anche trovato parecchi utenti di Reason che lamentandosi del fatto che nel mix chanell, sia in mod. rack che mixer, non viene visualizzato il picco, hanno trovato una soluzione, di ruotare la manopola del “change VU offset” completamente verso destra in modo tale da allineare i valori sia del VUmeter che del picco. Questa cosa a mio avviso è del tutto sbagliata. C’è differenza tra i valori del VUmeter è quelli del picco e non posono essere allineati. È come se in un orologio volessimo allineare i secondi con le ore: 60 secondi formano un minuto e 60 minuti formano un’ora; allineando il tutto è come se volessimo far stare 60 secondi in un’ora! Un’ora è composta da 3600 secondi e non da 60.
Nel manuale di Reason c’è solo scritto:

L’offset VU può essere impostato con incrementi di 2 dB tra -20 e 0 dB, ruotando la manopola VU Offset.
Questa impostazione determina il modo in cui la scala VU dB si riferisce alla scala del dB di picco. Se non hai preferenze specifiche in questo argomento, non è necessario modificare l’offset della VU.

Non c’è quindi scritto altro in merito.  Tutta la questione si risolverebbe se Propelleherd, e direi sarebbe anche ora, impostasse i led del mix channel come quelli della master section, ovvero con la doppia visualizzazione VUmeter/Picco, senza nenache la possibilità di cambiarla ma lasciandola fissa almeno solo nel mix channel.

Penso che se si vuole produrre musica elettronica, un minimo di conoscenza del suono e di tecniche bisogna averla. Molti si lamentano di Reason perchè fondamentalmente non hanno conoscenza di alcune tecniche da anni si attuano negli studi professionali.
Inoltre penso che produrre musica elettronica sia un operazione che richiede tempo e dedizione.

0497 • Reason…. “e la luce rossa”

31 gennaio 2019 Lascia un commento

Un mio tutorial su Reason 10, quando realmente in reason un suono va in clip? Questo video lo dedico a tutti quelli che definiscono Reason una “Toydaw”. Buona visione

0496 • il “sistema Metric… Halo”

21 gennaio 2019 Lascia un commento

Premete play e gaurdate questo video.

 

 

 

uln2

 

Parliamo di musica e della sua possibilità di realizzarla a casa tramite l’aiuto di un computer e di un “aggeggio” che bisogna possedere per comporre musica: la scheda audio! Nello specifico, nel video si parla di una scheda audio in particolare la UNL2 realizzata dall’azienda americana: Metric Halo. Le schede audio variano per prezzo in base alle loro caratteristiche, ci sono schede audio che partono da un prezzo di 200€ (e forse anche qualcosa in meno) fino ad arrivare a schede dal costo di 2000/3000€, metric logoparliamo ovviamente di schede audio realizzate per essere utilizzate in casa, ovvio che se si va su prodotti professionali i costi lievitano. In questo caso parliamo di un prodotto medio-alto non certo una scheda per beginners ne tantomeno una scheda professionale, ma non è questo il punto. Il motivo che mi ha spinto a scrivere di questa scheda, ma soprattutto dell’azienda è un’altro. Se avete visto il video ed avete capito di cosa si tratta sicuramente vi starete chiedendo come me, ma veramente è così… si è così.
Il punto è che oggi tutto è dettato dal mercato, c’è in qualsiasi settore la “malattia” dell’ultima versione o dell’ultimo modello e questo porta molte volte a spendere soldi quando in realtà non ce ne sarebbe bisogno o in molti altri casi (come nel mio) si è costretti. La scheda nel video è, come già detto, la UNL2 che attualmente nuova (modello base) costa $1,595.00 circa 1,807€. Nel mondo informatico le evoluzioni sono sempre dietro l’angolo e quando meno te lo aspetti il tuo “attrezzo” non è più compatibile con il sitema operativo o peggio ancora sui nuovi computer non vengono più prodotte quel tipo di porte. E’ il caso ad esempio della porta Firewire andata ormai in disuso; così come nel mio caso, ti ritrovi con una scheda non è più compatibile con nessun computer perchè non puoi collegarla in quanto quella porta (con la quale si connette al computer) non viene più realizzata. Non poco tempo fa sono stato costretto a cambiare il computer per problemi con la scheda video, ho dovuto prendere un mac nuovo e facendo musica da circa 20 anni mi sono accorto che la mia scheda audio, una Focusrite Saffire Pro24DSP, una signora scheda, non era più compatibile con i nuovi mac/pc. Ho dovuto quindi spendere oltre i soldi per il nuovo computer, anche quelli per una nuova scheda.

focusrite pro24dsp

Anche in questo caso i dubbi sulla scelta non sono stati pochi dato che, diversi rumors in rete dicono che l’usb2 sparirà, sostituito in parte da usb-c.  Perchè vi racconto tutto ciò per un semplice motivo, l’azienda sopracitata la Metric Halo applica una scelta ben precisa: ti fa comprare la scheda ed ogni volta che cambia qualcosa ad esempio le porte firewire, ti da la possibilità di comprare solo il pezzo con ad esempio la porta USB-C. Ti arriva a casa e tu non devi fare altro che aprire la scheda e sostituire il pezzo in questione, come avete visto no sono previste saldature, ma solo viti da svitare, nulla di più, basta seguire le istruzioni ed il gioco è fatto. Ovviamente il pezzo da sostituire ha un costo, ma non sarà mai paragonabile alla spesa di una nuova scheda audio.

 

La Metric Halo è stata fondata da due fratelli: B.J and Joe Buchalter in California nella prima metà degli anni 90, due ingegneri che da allora continuano per la loro strada.

p.s. Nulla togliere alla Focusrite, sono soddisfatto della mia Clarett4pre, ma certo mi

clarett-4pre-hero-909-330

piange il cuore a pensare la Saffire Pro24 nell’armadio chiusa nello scatolo. Forse la prossima volta potrei pensarci un po’ di più, sicuramente “la prossima volta” che non sarà più compatibile per qualche motivo.

 

metric halo sede

Sede METRIC HALO

0491 • WeirdTunes e Totan

13 giugno 2018 Lascia un commento

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Nello scorso fine settimana, ho pubblicato una traccia dal titolo: “FAX49” su soundcloud; un omaggio al produttore tedesco Peter Kuhlmann aka Pete Namlook e alla sua label
Fax +49-69/450464. Anche se la traccia è stata caricata sul mio profilo personale, non è una traccia del tutto mia, ma frutto di una collaborazione con il prod. MariOrb, con lui è nata prima di tutto l’amicizia, la sua stessa passione per l’elettronica, ci ha portato alla decisione di collaborare non solo musicalmente. Tale collaborazione prende il nome di “WEIRDTUNES“, nei mesi prossimi pubblicheremo alcuni ep su una nuova label: “TOTAN” che unisce r:enella rec. e MariOrb. L’intento è quello di produrre qualcosa che unisca la vena ambient con le manipolazioni estereme. Nei prossimi giorni verra caricata una versione alternativa della traccia:
FAX+49 win3.1 s0undbl4st3r

0489 • Radici

25 Maggio 2018 Lascia un commento

Nel mio album “dub knobs” c’è una traccia, “RDM (RuralDubMantra). La traccia in realtà è un omaggio all’album “Sanacore 1.9.9.5.” degli Almamegretta, ma dentro c’è l’anima di questa terra, le radici. Subito dopo l’album avrei dovuto pubblicare il seguito di RDM, una traccia dal titolo provvisorio “Contadini” poi mai pubblicata per volontà congiunta con il mio storico socio musicale KrAtOS di proseguire verso altre strade. In realtà sarebbe stato il naturale proseguimento di “RDM”, ma dentro c’era un’anima quell’anima “rivendicativa” del sud, ci avete offerto il progresso ma poi? L’anima del sud come questa canzone dei “Napoli Centrale” ma anche come album di PierPaoloPolcari “Intraterrae” l’anima dei libri di Franco Arminio come “Terracarne”, o di canzoni degli Almamegretta come “Mamma non lo sa” o “Pane vino e casa” e di “Terra mia” di Pino Daniele e magari anche di “Tammurriata dell’Alfa sud” de I Zezi. Anima che porto dentro come il sangue… il sangue del SUDD!

0488 • Roland TR-8S

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La Roland ha fatto uscire la nuova versione della Tr-8 drum machine che qualche anno fa produsse in collaborazione con AIRA, richiestissima in quanto conteneva le banche suoni della TR-808 e della TR-909 due drum machine considerate pietre miliari dai produttori techno, house ed hip hop. Qualche tempo dopo fu rilasciato un aggiornamento con i suoni della 707 ed altre drum machine “meno fortunate”. Oggi sicuramente suoni abbastanza datati ma molto amati dai produttori.

Questa è una macchina nuova sicuramente ma quanto costa? Non si sa ancora, non compare più il marchio AIRA, anche se sul sito della Roland compare sotto i prodotti AIRA, quindi deduco che la Roland abbia voluto rimettere le mani su una macchina rendendola sua ed unica. Sono saltato dalla sedia francamente quando l’ho vista, il design è molto bello, ci sono le reali uscite separate (6 mono assegnabili), ma mi si è gelato il cuore quando ho visto questa immagine: il pannello dei knobs della TR-8S

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ed ecco il pannello dei knobs della TR-8

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La prima cosa che salta all’occhio è che rispetto alla TR-8, per gli strumenti cassa e rullante mancano: attacco per il rullante e snappy per il rullante. Due controlli che per me sono fondamentali, creare quelle casse lunghe come per la TR-808 è fondamentale, anche lo snappy lo utilizzo molto e lo tronvo insostituibile.
A mio parere una perdita ed è questa cosa che ha frenato il mio entusiasmo… e direi non poco.
Tornando invece alle novità introdotte, sicuramente è una gran cosa poter caricare campioni esterni tramite scheda SD; il fill in, la funzione copy ed altre. Tornerò su questo argomento non appena si saprà il prezzo, però capirete bene che personalmente, possedendo già un TR-8 vedrei poco conveniente spendere suppongo intorno ai 700 (suppongo eh!), al quel punto potrei dirigermi verso altre case come la francese Arturia nel caso specifico parlo del DrumBrute che è analogico.
Ripeto valuterò e vi informerò sulle qualità di questa macchina, Roland è stato il primo amore e non sono mai stato deluso.

Qui sotto qualche video della nuova TR-8S

 

0476 • Roland TR-8 e i misteri del MIDI

23 gennaio 2015 1 commento

TR-8 rear panel

Da qualche mese ho acquistato la TR-8, ma non perdo qui tempo a dilungarmi sulla goduria di poter avere la 909 o la 808, o di cosa sia meglio se la nuova o quelle originali, ma vi faccio un piccolo riassunto di quello che ci ho capito io in merito alla registrazione di un pattern, su un computer, tramite il MIDI o tramite cavo USB.

Cominciamo con il dire che trattandosi di una drum machine, il canale di trasmissione MIDI, così come è sempre stato da 30 anni (da quando esiste il protocollo MIDI) a questa parte è il 10, infatti di default la TR-8 è settata in questo modo. Inoltre su questa macchina è possibile collegarla ad un computer anche tramite cavo USB.
USB

Per prima cosa, bisogna scaricare i driver della TR-8 in modo da poter utilizzare il collegamento usb; una volta scaricati ed installati i suddetti driver, si comincia come? Semplice: accendete la macchina e collegate il cavo usb dal tr-8 al computer, lanciate a questo punto il vostro software/sequencer come logic, live, cubase, protools ecc ecc…
A questo punto, aprite le impostazioni del vostro software e sotto la voce driver audio dovreste trovare, tra le varie possibilità oltre alla vostra scheda audio, la voce “TR-8”, selezionate questa. Gli strumenti della TR-8 sono 11: BS, SD, LT, MT, e così via; il collegamento usb vi permette di registrazio in audio, simultaneamente tutti e gli 11 gli strumenti e, qui sta la novità: SEPRATAMENTE!!!! Per fare che questo avvenga basta creare 11 tracce audio nel vostro software ed impostare come input di ogni canale dal 3 al 13.

Questa la lista degli stumenti della TR-8

1 = BD (bass drum) [cassa] |canale di input su driver tr-8: 3|
2 = SD (snare drum) [rullanta] |canale di input su driver tr-8: 4|
3 = LT (low tom) [tom basso] |canale di input su driver tr-8: 5|
4 = MT (mid tom) [tom medio] |canale di input su driver tr-8: 6|
5 = HT (high tom) [tom alto] |canale di input su driver tr-8: 7|
6 = RS (rim shot) [bordo rullante] |canale di input su driver tr-8: 8|
7 = HC (hand clap) [clap.. battito di mani] |canale di input su driver tr-8: 9|
8 = CH (closed hhat) [charleston chiuso] |canale di input su driver tr-8: 10|
9 = OH (open hhat) [charleston aperto] |canale di input su driver tr-8: 11|
10 = CC (crash cymbal) [piatto crash] |canale di input su driver tr-8: 12|
11 = RC (ryde cymbal) [piatto ride] |canale di input su driver tr-8: 13|

Quindi se voglio registrare la cassa, per prima cosa creo una traccia audio e come imput imposto 3 e così via.
Se ad esempio ho un pattern che contiene: BD, SD e CH le impostazioni sul seq saranno queste:

traccia audio con imput canale 3
traccia audio con imput canale 2
traccia audio con imput canale 10

a questo punto metto in registrazione tutte e tre le tracce e clicco su rec, la tr-8 va in sync con il sequencer ed in automatico partira la riproduzione e di conseguenza la regiatrazione, non ci resta che premere stop sulla tr-8 o cliccare stop sul tasto del sequencer.
Come detto ora vi ritrovate con tre tracce audio, nell’esempio fatto qualche riga sopra la situaizone sarà che avremo sulla traccia con imput 2, avremo la registrazione audio del rullante, su quella con imput 3 la cassa e la traccia con input 10 avrà il charleston chiuso.

Un’altra operazione che potete fare sempre con il collegamento usb è quello di registrare in midi l’intero pattern, diciamo alla vechhia maniera come se avessimo collegato i due cavi su midi in e midi out.
Nel sequencer invece di creare una o più tracce audio, create una traccia MIDI, mettete in rec ed il gioco è fatto, avrete la traccia midi.

N.B. tutto questo procedimento funziona solo se usate il collegamento usb, dopoaver installato i driver e soprattutto dopo aver impostato come driver audio del vostro software non la vostra scheda audio ma TR-8 che troverete nelle opzioni

MIDI

Per la seconda procedura non c’è molto da dire se non di fare i collagamenti con in cavi midi tra tr-8 e scheda ed impostare sulla traccia midi del vostro seq il canale 10, canale sui cui la tr-8 è impostare per la trasmissione del segnale midi.

Una volta spiegate le due procedure venieamo alle note negative.
Utilizzo due software Logic express 7.5 e Ableton Live suite 8 con una piccola ma fedele Focusrite Saffire pro 24 dsp.

La procedura USB la riesco ad effettuare con entrambi i software, ma quella midi sembra funzionare solo con Ableton live.
Con logic una volta impostato il canale della traccia midi a 10, se provo a suonare qualcosa, mi manda in tilt la tr-8, si sente il suono dello strumento ripetuto velocissimo e continua ad arrivare il segnale alla tr-8 (lo vedo perché in mod inst. Play si accende il led dello strumento suonato) in maniera continua. Ho trascorso due sere per studiarmi bene la situazione, ma non mi arrendo ci riuscirò.

In live invece ho un altro problema per quanto riguarda la reg. via midi: dopo aver registrato la traccia midi e casomai aver apportato qualche modifica al pattern sulla traccia midi (sul computer quindi non nella tr-8), se provo a registrare dalla traccia appena creata, essendo la tr-8 in sync, surante la registrazione audio va in play anche la tr-8 quindi alla fine mi ritrovo alla fine con un audio che contiene due pattern sovrapposti, ma per questo penso di aver risolto, almeno credo ci provo domani, penso si tratti di un impostazione interna della tr-8 riguardo il midi… per il resto è una macchina favolosa e con la mod. instant rec è davvero bello programmare una traccia techno.

Siate elettrici!!!

0453 • Da Intraterrae a Rural dub mantra

Quasi un anno fa (agosto 2012) con il mio “socio musicale” KrAtOS decidemmo di riutilizzare il nome Synapsis, quasi un anno fa publlicammo sul nostro profilo SoundCloud prima “Mystacal Synthesis” e successivamente “RDM (Rural Dub Mantra)”. In un anno non abbiamo pubblicato altro dato che ci siamo poi dedicati alla lavorazione dei nostri rispettivi album: “Seventh” e “Dub Knob” pubblicati su Dast Records nel febbraio 2013.
Synapsis nacque nel ’96 dalla nostra voglia di mettere insieme quello che ci ha cambiato sicuramente la vita: il Dub e l’elettronica.
Quest’ultimo genere, era così ampio e vasto che c’era l’imbarazzo della scelta per capire cosa ci avesse influenzato: Underworld, Orbital, Chemical Brothers, Prodigy, ecc. ecc. Per il primo, l’influenza fu dovuta sicuramente agli Almamegretta.

Quasi un anno fa, avevamo appena pubblicato “Mystical Synthesis”, mi ricordo cominciai a deviare la lavorazione della nuova traccia verso un suond più dub oriented, avevo da poco trovato su cd un vecchio vinile dei Zezi “Tammurriata dell’Alfa Sud” e da poco prima dell’estate era uscito il secondo album di Paolo Polcari “Intraterrae”. Guardando il video “Terra del vento/Ex-Voto” tratto da quest’ultimo album, rimasi esterefatto dalla bellezza del disco, che ora dopo avermi colpito in versione audio mi emozionava non poco in video. Video girato ad Accadia provincia di Foggia. Nel video si vede un paese fantasma, fatto di case abbandonate, poi all’improvviso compaiono in bianco e nero i contadini che percorrono quelle strade, quasi a sovrapporsi alle immagini attuali, come dei fantasmi e mi sono ricordato del paese del mio bisnonno in Abbruzzo, dal quale venne via per un terremoto.

 

Essendo “tossico musicale”, tra uno scambio di file e l’altro con KrAtOS, durante la realizzazione di RDM, spesso ascoltavo “Intraterrae”, quell’angoscia trasmessa dalle voci dei contadini, che volevano avere notizie dei propri familiari in Argentina, in Australia, mi ha influezato tanto, si è creato un misto di: musica, famiglia, tradizioni, ricordi un vortice dal quale è difficile non lasciare traccia soprattutto se si sta realizzando musica o un quadro o si sta scrivendo un racconto. Queste voci perse, un Italia che non esiste più, che forse sarebbe stato meglio continuare a far esistere, l’Italia rurale fatta di agricoltori, allevatori e non di manager e agenti di borsa. Cominciai così una veloce ma estenuante ricerca in rete per trovare cose da campionare, voci perlopiù, le cantate a fronna cosiddette in napoletano, antiche che si tramandano di paese in paese durante le feste e, testimonianze di voci contadine.
Fu così che nacque RDM, ed è per questo che su soundcloud ci commentano la traccia con cose tipo: “…bellissime queste voci arabe…”. Usare campioni di voce, non come campioni ma come se si stesse suonando uno strumento.
Finisce l’estate, autunno arriva gennaio, il mio album e quello di KrAtOS sono pronti, la Dast ci comunica che usciranno dopo la prima metà di febbraio; gli Alma vanno a Sanremo, escono i testi.. leggo quello di “Mamma non lo sa” e mi vengono i brividi “…dalla zappa alla catena, non è come andar una mattina al mar oppure a passeggiar, se ti fanno mettere una bella tuta blu, quello che eri non sei più..” ecco questo è il punto “..ho imparato a leggere e pure a parlà…” quello che eravamo, le nostre radici. Sanremo finisce ed escono i nostri album on-line.
Immediatamente dopo l’uscita degli album, intensifico la produzione di una nuova traccia per Synapsis, compiendo svariate ricerche per altre voci, contadine appunto. Il lavoro mi sottrae tempo prezioso alla musica, ma soprattutto tranuillità mentale che ci vuole quando si produce e così passano ancora dei mesi ed esce sul mercato il nuovo disco degli Almamegretta: “Controra” bel disco, meticcio come al solito, mi innammoro da subito di “Pane vino e casa” una canzone ispirata al libro dell’impreditore A. Olivetti “Ai lavoratori” il quale testo si ricollega alla prima traccia dell’album “Mamma non lo sa” ad “Rural Dub Mantra”, a questa nuova traccia a cui stiamo lavorando e all’album “intraterrae” di Paolo Polcari da cui è venuta quella spinta iniziale.

Il contadino strappato alla terra è stato rinchiuso nelle fabbriche spinto non solo dall’indigenza e dalla miseria, ma dall’ansia di una cultura che una falsa civiltà ha confinato nelle metropoli.

Dentro ci vedo lo stesso messaggio che volevamo dare noi, una voce di contadino che dice: “…se facciamo la guerra alle campagne tutti devono diventare dottori, ingegneri… la terra chi la lavora?” Tutto questo progresso è stata la strada giusta da seguire?
Chi torna al paese con la macchina, viene chiamato milanese, ha tradito la terra, la propria terra, l’essere umano ha sicuramente tradito la terra (pianeta), i nostri antenati, probabilmente avrebbero dovuto valutare le scelte di vita fatte in maniera più ponderata. Ed è proprio questo il punto, ora non bisognerebbe perdere quell’ultimo flebile richiamo che ci lega alle nostre terre.
Nel primo film di Franco Battiato “Del perduto amor”, nell’ultima scena il filosofo Manlio Sgalambro parla de “La legge dell’appartenza”

E quindi è diventato scrittore… Bravo…

Ogni tanto tornerà per le vacanze, magari per vedere
I suoi, ci criticherà ferocemente perché lui vive nella
civiltà… Ma una cosa non sa ancora, che questa terra
come la Ionia di Eraclito e Anassagora è magica e
richiama sempre coloro che gli appartengono come se
esercitasse un diritto…
La legge dell’appartenenza…
E anche per lui un giorno inevitabile il ritorno.
Sarà il clima, la luce, l’aria…

La traccia la pubblicheremo nei prossimi giorni e soprattutto non ha ancora un titolo, aggiornerò i pochi lettori di questo blog.

Questo combina la musica,
questa è la musica: un viaggio.

0451 • Blacky B: un po’ di remider

28 aprile 2013 Lascia un commento

Da quasi un anno (estate 2012) ho ristabilito i contatti con il mio amico Diego (KrAtOS), da quasi un anno ho dedicato molto più tempo alla musica, la mia musica. Per i pochi utenti che ancora seguono questo blog e per tutti quelli che normalmente mi seguono su Facebook o Twitter e che ancora non avessero scaricato l’album o ascoltato le ultime produzioni, ecco un po’ di link.

il 17 febbraio è uscito il mio album: “Dub Knob” su etichetta Dast Recordings Net Label in free download

Dub Knob – Blacky B.
(a questo link ci potete arrivare anche dal mio sito blackyb.com dove inoltre trovate i link a tutti i siti su cui è presente l’album)

Potete anche ascoltare l’album sul mio profilo di Sound Cloud il link diretto al set completo dell’album

Nell’album sono presenti due tracce realizzate con il “socio” KrAtOS: Mystical Synthesis e RDM(RuralDubMantra) a nome ΞΥΝΑΨΙΣ (Synapsis), progetto a cui stiamo lavorando KrAtOS ed io.

Nelle prossime settimane uscirà un ep di Kratos: “Aleph and the Hypothalamic Transition” su etichetta AXAMINER

Immagine

che contiene i rmx di due tracce “Aleph” e “Hypothalamic Transition” appunto, in cui è presenti il mio remix di Aleph

Infine nella giornata di ieri ho pubblicato su Sound Cloud il mio remix di “Sub Zero Dub” di if i had a hi fi (artista inglese): “Melt Point”

W la musica